Rassegna stampa
Megas Net spa davanti alla Corte Costituzionale
Martedì 3 luglio 2012, Il Resto del Carlino: Vi ricordate di Megas net spa? è una società pubblica che detiene la proprietà dei tubi del gas e dell'acqua dell'entroterra. La sua unica mission è quella di incassare il canone di affitto delle reti pagato da Marche Multiservizi. Ma oltre a questa incomenza, da quattro anni è impigliata in una lunga battaglia contro l'Agenzia delle Entrate per il pagamento o meno di 700 mila euro di tasse. Soldi che Megas Net ha già versato ma di cui ora chiede il rimborso. E la battaglia è talmente infuocata che sta interessando addirittura la Corte Costituzionale, chiamata in causa da Megas Net attraverso i suoi legali (il Dott. Avv. Francesco Battaglia dello studio Battaglia & Partners di Pesaro). Al centro dell'attenzione c'è la "tassa sul tubo", pagata controvoglia dala vecchia dirigenza Megas net (ora l'amministratore unico è Marco Domenicucci, direttore della Provincia) e poi subito dopo posta a rimborso perchè dovrebbe essere una tassa a carico del solo gestore dei servizi e non del proprietario delle reti. Il ricorso in commissione tributaria di primo grado è andato male, perchè i giudici di Pesaro hanno ribadito che avevano ragione le Entrate. Ma il ricorso alla commissione di secondo grado ha ribaltato la frittata, dicendo che la tassa sul tubo per gli anni 2005/06 e 07 non è dovuta da Megas net. A quel punto il Fisco è ricorso in Cassazione chiedendo di annullare la sentenza di secondo grado riaffermando che la tassa va pagata anche da Megas net in virtù della legge n. 248/2005. E' proprio a questo punto, si sono aperti improvvisamente due scenzari. Il primo è di tipo fiscale: il Pm della Cassazione riconosce che la tassa sul tuebo non deve pagarla il proprietario dei tubi ma chi li sfrutta per distribuire gas e acqua agli utenti. Ma il secondo scenario che si è disvelato potrebbe valere un pezzo di manovra governativa: la legge che impone il pagamento della "tassa sul tubo" sia a Megas net che a Marche Multiservizi e a tutte le aziende pubbliche o partecipate italiane che distribuiscono gas e acqua, puzza di incostituzionalità. Lo dice la stessa Cassazione con la sentenza 9603/12. presidente Adamo, con cui afferma che la legge che istituisce la tassa sul tubo è stata fatta male, ed è imbottita di altre norme che non c'entrano niente con l'argomento e pertanto frutto di un pasticcio che la Corte Costituzionale potrebbe cassare con buone ragioni. Se avvenisse questo (i tempi della decisione potrebbero essere anche brevi), i milioni di euro pagati allo Stato dalle aziende di gas e acqua sarebbero da rimborsare senza indugio (un po' come l'IVA con la Tarsu o la tassa sulla depurazione per chi non era allacciato al depuratore) con esborsi di centinaia di milioni. Un maremoto che partito da Pesaro potrebbe abbattersi sul già appesantito tavolo del presidente Monti.
Il Trust: profilo e impiego nella pratica professionale
Concordato Franchini International spa
Si conclude a ritmi forzati, prima del Natale 2010, la trattativa sindacale per il pagamento di tutti i dipendenti Franchini International Spa
Lo studio Battaglia & Partners dopo aver curato l'ammissione alla procedura concordataria per la società Franchini International Spa e gestito con successo la parte relativa all'advisoring, ha concluso a solo un mese dalla apertura della procedura concordataria un accordo sindacale per il pagamento di tutti i dipendenti della società.
Concordato Franchini International Spa
Conslusa la prima fase di advisoring con una partnership tra imprenditori pesaresi e la famiglia Romiti
A due mesi dall'incarico, lo studio Battaglia & Partners ha concluso una prima ed importante fase legata alla procedura di ristrutturazione del cantiere Franchini Yachts e cioè quella di creare un pool di imprenditori che possa mantenere sul mercato il marchio del prestigioso cantiere, in attesa che la procedura concordataria faccia il suo corso. Nel contempo, l'operazione aziendale proposta, consentirà alla procedura di fare affidamento su una promessa irrevocabile d'acquisto per tutto l'attivo concordatario, formulata dalla newco "Società Italiana Mare Srl".